Le mie Bambole

Le ho realizzate in scala 1:12: Partendo da stampi, ho creato ma prima modellato con Fimo il corpo la testa e le estremità poi ho levigato i pezzi a secco e poi li ho cotti a temperatura media fino a renderli duri. I vai pezzi sono stati poi montati su un filo di ferro rivestito di ovatta e tessuto. Ho usato cartamodelli in scala, ho cucito a mano i modelli curati in base alla evoluzione della moda e nel corso dei secoli e epoche diverse.

Vestire bambole in scala 1:12 significa lavorare con capi di abbigliamento minuscoli e molto spesso ci obbligano ad abbandonare le tecniche convenzionali del taglio e cucito per riuscire ad ottenere l’effetto che stavamo ricercando. Non è pratico fare indumenti da mettere e togliere. Non esistono stoffe in scala. Gli aghi e i fili più fini ci sembreranno enormi, le nostre dita gigantesche, e le stoffe irrimediabilmente piccole. Nonostante tutto, con un pizzico di ingegno e fantasia, si possono creare modelli molto ricercati.

La moda femminile risente sempre dei mutamenti sociali.Perciò, osservando l’abbigliamento delle donne,si può notare come queste, nel corso del XIX secolo conquistarono posizioni progressivamente più importanti nella società, finché nel XX secolo, uscirono dall’ambito famigliare  per trasformarsi in soggetti indipendenti.

Dame dell'epoca

Agli inizi del XIX secolo la moda femminile in Inghilterra segue i dettami dello stile impero di origine francese; vita alta, scollature profonde e pesanti tessuti di satin o di velluto.  Questa tendenza, tuttavia, non prosegue oltre gli anni Venti.

E verso il 1830 in coincidenza con l’inizio dell’epoca vittoriana, si verifica un radicale cambiamento nel costume. Abiti con maniche voluminose, scollature ovali che mostrano appena le spalle, decori e bordure delicate nella parte inferiore della gonna e tessuti generalmente leggeri.

Nella seconda fase dell’epoca vittoriana appaiono due interessanti innovazioni: il gusto per i colori decisi, come bordeaux, il viola, il marrone, il nero, il color champagne, e la comparsa della crinolina (una gonna moto ricca necessita del sostegno di un’intelaiatura formata da due cerchi di metallo chiamata “crinolina”)

Verso il 1846 si diffonde la moda delle gonne ricoperte da volant, spesso molto numerosi, o realizzate sovrapponendo vari strati. Per indossare abiti così pesanti, le signore avevano bisogno dell’aiuto di due cameriere, che sollevavano il vestito con l’aiuto di due lunghe aste di legno e lo “calavano” poi delicatamente sul corpo della dama.

Capigliature per bambole

Georgiana: capelli colore naturale, grigi o bianchi per fare le acconciature incipriate tanto di moda in quegli anni. Onde morbide e sciolte. Capelli inanellati ai lati del volto e riccioletti che ricadono dolcemente sulla fronte.
Reggenza: Arricciate i capelli, acconciatura corta e un nastrino
Inizio dell’epoca vittoriana: capelli con scriminatura in mezzo e riccioletti a  ciambella ai lati e dietro. Negli anni “30” questi riccioletti erano molto di moda, negli anni “40” diventarono più sobri e meno elaborati.

Metà dell’epoca vittoriana. Acconciatura molto sobria, capelli raccolti a treccia.
Fine dell’epoca vittoriana: volto scoperto Dietro boccoli e ricci
Acconciatura edoardiana: capelli raccolti in una crocchia, volume all’acconciatura
Reggenza: corti inanellati o ricciuti, ornati con nastri di seta
Inizio epoca vittoriana: capelli lunghi, scriminatura in mezzo boccoli ai lati
Metà epoca vittoriana: acconciature elaborate e ricercate. 
Fine dell’epoca vittoriana e edoardiana: capelli lisci e inanellati

Acconciature per uomini

Georgiana-parrucche raccolte dietro con un codino
Reggenza abbastanza lunghi-volti completamente sbarbati
Inizio epoca vittoriana capelli abbastanza lunghi con barbetta a punta. Di moda pettinature da poeta scapigliato
Metà epoca vittoriana-capelli ondulati scriminatura in mezzo-basette barba e baffi molto corti
Fine epoca vittoriana e eduardiana varietà nelle fogge.

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